Da “casalinga disperata” a Lap dancer
Voglio raccontare un caso accaduto qualche tempo fa e che descrive un fenomeno che ormai è entrato a tutti gli effetti nelle abitudini degli italiani: quello dei club privé. Molti di questi locali hanno aperture pomeridiane che, se il lavoro lo consente, possono essere frequentati senza destare troppo sospetto da parte di partner non inclini a questo mondo. In questo caso, la persona che si è rivolta alla nostra agenzia è un uomo di circa 40-45 anni, sposato da una decina d’anni con una ragazza di 30.
Negli ultimi tempi, il nostro rapporto era diventato freddo a causa del mio stress da lavoro. La crisi economica aveva rallentato i miei affari e tra me e mia moglie si erano create alcune incomprensioni che sfociavano in liti. Lei desiderava avere un figlio, ma io in questa situazione particolare non me la sentivo. Le entrate erano notevolmente sopra la media, tuttavia l’idea di non essere più ricco, ma “solo” benestante, era diventato un tarlo che mi stava portando sulla crisi di un esaurimento. Mia moglie, invece, viveva serenamente. Anche lei lavorava come insegnante in una scuola non lontano da casa e il pomeriggio si occupava delle faccende domestiche con l’aiuto di una donna di servizio, oppure frequentava alcune colleghe o faceva visita alla madre. I miei sospetti sono nati quando un pomeriggio ho telefonato a mia moglie per organizzare una serata romantica e fare pace dopo l’ennesima lite. Ciò che mi ha messo in allarme era stata la difficoltà di reperire mia moglie per alcune ore durante il pomeriggio. La sera, tornato a casa prima dal lavoro, ho affrontando la situazione mantenendo la calma, ma ottenendo da lei motivazioni vaghe e poco plausibili.
Preso da un affare importante che stavo per concludere, ho tralasciato l’episodio. Il secondo dubbio è sorto quando, a seguito della chiusura del contratto tanto sperato, non sono riuscito a rintracciare mia moglie durante quel pomeriggio per comunicarle la notizia, mentre i pomeriggi successivi lei aveva risposto regolarmente al telefono. Mia moglie, notato questo strano e nuovo interessamento nei suoi confronti nelle ore pomeridiane, mi aveva accusato il marito di controllarla. Io, più sereno dopo l’affare, ho fatto cadere l’argomento per evitare nuove discussioni, ma questa situazione mi impensieriva parecchio. Così ho chiesto aiuto all’agenzia investigativa per scoprire gli spostamenti pomeridiani della compagna.
Iniziamo il servizio controllando la moglie all’uscita dell’istituto scolastico dove lavora. Al termine delle lezioni, capitava spesso che s’intrattenesse con la mamma di un alunno, ma durante il pomeriggio la moglie del nostro cliente non faceva nulla di particolare, anzi, trascorreva la maggior parte del tempo a casa, mentre la sera restava con il marito. La vita di coppia appariva regolare.

Film e fiction lo hanno raccontato tante volte, ma la realtà insegna molto di più della fantasia: quando una moglie è trascurata dal marito ed è annoiata, trova modi “alternativi” per trascorrere i pomeriggi.